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giovedì 17 marzo 2022

MAPPA TEMATICA

 

Guida alla consultazione del blog
“I pensieri i Zorro”









Pensiamo di fare cosa gradita ai nostri affezionati ed attenti lettori passati, presenti e soprattutto futuri, con la pubblicazione di questo comunicato redazionale.

Si tratta di un indice ragionato dei post finora pubblicati che ne evidenzia sinteticamente i contenuti, le relazioni ed i rimandi. Con qualche considerazione preliminare sulle motivazioni che ci hanno spinto all’”impresa”, sulla “filosofia” che la anima e, per concludere, qualche progetto per il futuro. Redazionale e non.
Buona lettura. 



Nota tecnica.
I  post in evidenza all’apertura del blog sono soltanto gli ultimi cinque pubblicati.
Per trovare quelli più vecchi utilizzare questa Mappa Tematica.  
I titoli sono in grassetto. Accanto al titolo la magica manina su (vedi) rinvierà al corrispondente post. o articolo.

Chi desidera ricevere l’avviso di pubblicazione di un nuovo post ci segnali il proprio indirizzo di posta elettronica unitamente a quelli di amici e parenti interessati. pensieridizorro@gmail.com



I nostri attenti lettori si saranno sicuramente accorti da tempo del filo rosso che, serpeggiando tre le righe, collega in un unico ragionamento, tutti i post che abbiamo pubblicato a partire dall’ormai “lontanissimo” mese di agosto del 2013.
Ma fino al febbraio dello scorso 2015 l’intreccio era semplicemente implicito.
 

Con il post “Fare soldi e...agire razionalmente” del 27 febbraio 2015 (vedi) esso è stato esplicitato. Questo post chiave -per così dire- rappresenta da un lato una sorta di “summa” di tutto quanto lo precede e, dall’altro, vuole essere una piattaforma problematica dalla quale ripartire in avanti e in positivo. Insomma una sorta di snodo tra analisi critica dello stato di cose presente e futuribili ipotesi di lavoro creativo.

Il nostro intento fin dall’inizio è stato, e continuerà ad essere, quello di contribuire a delineare un pensiero diverso da porre alla base del cambiamento epocale globale che si imporrà sempre di più con il passare del tempo.
Nella convinzione profonda che:
1.
questo stato di cose vada cambiato radicalmente
e
2.
che per cambiarlo la prima e più importante cosa da fare sarà che ciascuno di noi cominci a pensarla....diversamente
Ci siamo definiti infatti “Gruppo di Resistenza Umana”. Che si esprime esclusivamente con il blog “I pensieri di Zorro” la cui ragione sociale, non casualmente, suona così: 

“Periodico on line di riflessione critica sullo stato delle cose in questo mondo e conseguenti proposte dell’altro mondo”.

Altro mondo nel duplice significato di mondo "altro", quindi ben diverso da questo. Ma anche di proposte che possono sembrare, solo sembrare sia ben chiaro, proposte che stanno....... né in cielo né in terra. 

Ci rimettiamo alla Storia, tutt’altro che finita, per l’ardua sentenza.







Fare soldi e....agire razionalmente pubblicato in data 27 febbraio 2015 (vedi)
Riassumiamo qui in poche righe il contenuto.



Il meccanismo oggettivo della Libera Economia di Mercato trasforma quelli che dovrebbero essere strumenti (economia, denaro, scienza, tecnica, conoscenza, cultura) in scopi della attività umana.
E quello che doveva essere lo scopo (eco-nomia ovvero cura della casa) in strumento per far “girare l’economia”.
Ciò è irrazionale.
Il capovolgimento di senso sul quale si fonda, in questa “logica”, l’agire umano determina inevitabilmente una infinita catena di controsensi, di non sensi e di assurdità. Sistemici.
L’infinita catena di controsensi, di non sensi e di assurdità. determina lo spaventoso garbuglio di irrisolvibili problemi nel quale siamo sempre di più ingarbugliati.
La conclusione che possiamo (potremmo) trarre è la seguente: in un sistema economico e sociale che pone di fatto a fondamento dell’agire umano la imprescindibile necessità del tornaconto monetario di chi agisce, agire in modo veramente razionalmente diventa puramente e semplicemente.....impossibile.
Due secoli di fatti storici hanno ampiamente dimostrato il fallimento della "utopia" liberista, secondo la quale il Sistema di Mercato avrebbe dovuto coniugare in modo armonioso ed in un contesto di libera iniziativa privata individuale, l’interesse del singolo con quello della società.



 Il post ha suscitato, anche su nostra sollecitazione mirata, una serie di interessanti commenti alcuni dei quali già pubblicati e altri che pubblicheremo. Essi ci danno l’opportunità di arricchire e approfondire l’analisi.
Si vedano a questo proposito:

“razionalità" "economica” ed ......Eco-Nomia Razionale pubblicato in data 18/04/2015 (vedi)
nel quale vengono riportati i commenti di Anonimo sull’importanza del fattore soggettivo “uomo” (tema che riprenderemo approfondendolo) e del Sig. Renato Brignone sulla mancanza di etica. Causa od effetto?

Tasto, tastiera, musica o........strumento? pubblicato in data 4/05/2015 (vedi)
con il commento molto lungo ma estremamente interessante del Prof. Ottolini al quale rispondiamo con una serie di nostre “contro” considerazioni relative al nodo epocale da sciogliere.

Sistema Storico? Precisazioni  pubblicato il 3 settembre 2015 (vedi)
nel quale si cerca di chiarire ad un lettore che si firma Avvocato del Diavolo perché adoperiamo questo termine e con quale significato.

Uomo & Sistema pubblicato il 18 luglio 2015 (vedi)
nel quale riprendendo le osservazioni di due lettori cerchiamo di “stabilire” se sono gli uomini a creare i Sistemi.......o viceversa.



Sulla infinita catena di controsensi, di non sensi e di assurdità che. determina lo spaventoso garbuglio di irrisolvibili problemi nel quale siamo sempre di più ingarbugliati si vedano:

Manca lavoro??
in ben sette puntate.
La prima ha inaugurato le pubblicazioni nell’agosto del 2013.(vedi)
Tutte le sette puntate sono ora accorpate in un’unico post  I ragionamenti che in esso vengono sviluppati ruotano intorno alla assurda contraddizione, in questo mondo alla rovescia, tra la cosiddetta mancanza di “lavoro” da una parte, l’enorma quantità di cose buone belle ed utili che si potrebbero fare e che richiederebbero molto lavoro -ma di un altro genere- dall’altra.
Nelle ultime tre puntate (5-6-7) viene approfondito e dettagliato, a titolo esemplificativo, uno dei tanti progetti locali possibili, accennati nella prima puntata. Progetto che abbiamo chiamato “Acquacoltura Estensiva Lago Maggiore”.
Un approfondimento, grazie ai commenti di alcuni lettori, sul meccanismo da noi ipotizzato dgli investimenti in natura anziché in denaro che risolverebbero l’annosa questione della mancanza di soldi per progetti pubblici e che si tradurrebbe, per le imprese fornitrici di attrezzature, in quella che abbiamo chiamato “fiscalità in natura”, viene compiuto nel post:

Postappost un post apposta dedicato alla posta. Interazione con i lettori.
pubblicato il 26/07/2014 (vedi)




Altri post nei quali viene evidenziato il non senso generato dai meccanismi “economici” e “politici” del Sistema Storico nel quale viviamo sono:

1. Valorizzare?
pubblicato il 14/08/ 2014 (vedi)
nel quale si racconta come un certo tipo di “valorizzazione” tra virgolette ha semidistrutto il magico fascino di una splendida baia di una splendida isola italiana e in che cosa potrebbe consistere una vera valorizzazione del bene comune paesaggio pur restando, per il momento, in economia di mercato.

2. Libera economia e....libertà.
pubblicato  il 1/02/2015 (vedi)
nel quale si racconta il dramma interiore di un uomo qualsiasi che pur aspirando, giustamente, ad un lavoro creativo e di soddisfazione deve necessariamente accontentarsi di un qualsiasi, alienante “posto” di lavoro. E di come, nonostante questo, debba ritenersi un “privilegiato”.

3. Soldi da spendere
pubblicato il 13/02/2014 (vedi)
nel quale si analizzano le logiche capovolte del mondo “politico” tra virgolette nelle quali gli stanziamenti pubblici determinano improvvisati e strumentali “progetti”. Quando una vera azione politica dovrebbe procedere in senso esattamente inverso. Avere veri progetti, prima, e ricercare fonti di finanziamento poi.



Di contraddizioni, controsensi e non-sensi è ricchissima -e come poteva essere altrimenti?- la nostra realtà verbanese o comunque locale. Abbiamo pubblicato:

I porti galleggianti prima o poi....affondano
in data 12/11/2013 (vedi)
sulle cause “umane”, più che naturali, dello spaventoso disastro occorso al porto turistico di Villa Taranto nel novembre del 2013. Ma, nonostante la “lezione” pare che la sfera “politica”   intenda..... perseverare. Tutto “regolare”.

Turismo nautico e porti turistici
pubblicato il 28/02/2014 (vedi)
dove si sostiene che, se proprio si vuole sviluppare il turismo nautico sul lago Maggiore, forse sarebbe necessario qualcosa di diverso dai classici porti turistici......”galleggianti”.

Rotture
pubblicato il 14/01/2014 (vedi)
in occasione della “rottura” tra Carlo Bava ed il Partito Democratico (o viceversa?) nella imminenza della ultima consultazione elettorale locale. Dove si cerca di stigmatizzare quella che a noi sembra una perniciosa abitudine “politica”. Vale a dire rompiamo subito sulle questioni di metodo. I contenuti programmatici li vediamo......dopo. Aver....rotto.

CEM Arroyo 2
ovvero l’insostenibile pesantezza dell’apparire.
Pubblicato il 12/12/2014. (vedi)
Dove, a partire da una analisi puramente visivo-formale del costruendo -allora- manufatto accanto a Villa Maioni, si tentano alcune ipotesi sul sovradimensionamento del progetto e sulla sua voglia di apparire quello che, forse, non può.....essere.

Sempre sulla “immensa rogna” del Centro Eventi multifunzionale si vedano i seguenti successivi post:

CEM.........c’è!
pubblicato il 31 luglio 2015 (vedi)

e

Ancora CEM. L’intervento del Sergente Garcia
pubblicato il 4 gennaio 2016 (vedi)



Un DEA? due DEA? Verbania? Domodossola?
Pubblicato il 7/12/2014 (vedi)
Dove si evidenzia l’inestricabile ginepraio nel quale finisce sistematicamente per cacciarsi la “razionalità economica” nonchè la “illogiica” politichese di fronte alle contraddizioni sistemiche rispetto alle quali pare che non ci sia via di scampo. Anche quando le soluzioni davvero razionali ci sarebbero ma, chissà perchè, non vengono prese in considerazione dagli addetti ai lavori. Ai quali poniamo, nel post, una serie di pertinenti domande. Tuttora senza risposta. Tutto “regolare”.
Sul medesimo tema si veda anche l’interessante intervento del Sergente Garcia riportato nel medesimo post, che indica con estrema chiarezza la possibile soluzione del problema. Nonchè una scheda informativa della Regione Emilia-Romagna su che cosa sono e che funzione hanno i Centri di Cura Primaria.

Sergente Garcia è lo pseudonimo, in tema, che un nostro fedele lettore, del quale non conosciamo l’identità, ha scelto per comunicare con Zorro ed i suoi pensieri.
Il suo primo intervento, sulle tematiche  macroeconomiche è riportato nel post:
 

Incredibile! Si è fatto vivo il Sergente Garcia!
Pubblicato il 18/04/2014 (vedi)



Ancora una riflessione sulla mancanza di lavoro che prende spunto dalla Assemblea tenutasi a Villa Olimpia nella serata del 17 febbraio del 2014 alla quale ha partecipato il noto giornalista-scrittore di origini verbanesi Walter Passerini è contenuta nel post:
 

Creare lavoro o.......posti di lavoro?
Pubblicato il 19/02/2014 (vedi)
Post nel quale si riprende la differenza concettuale e pratica tra lavoro e “posto” di lavoro già “teorizzata” nella serie “Manca lavoro??” applicandola al caso pratico verbanese. E dove si contesta la validità, oggi, in specie in una realtà come la nostra, della classica, fuorviante -a nostro parere- equazione Impresa uguale Lavoro.



In quello che potremmo chiamare il filone dei vissuti personali con conseguenti riflessioni critiche a carattere socio-culturale,  raggruppiamo questi post:

1.
“Auto-mobile è potente e grintoso”

pubblicato il 25/11/2014. (vedi)
nel quale un nostro lettore che si firma “cicloviaggiatore solitario” ci racconta un singolare ed istruttivo episodio occorsogli durante la discesa in bicicletta da un passo alpino svizzero. Episodio che conferma la tesi della non neutralità della tecnica e degli inconvenienti che possono scaturire non avendone piena coscienza. In particolare quando con le “logiche umane” vengono ad interferire quelle.....bovine.

2.
“La tecnologia migliora e semplifica la vita dell’uomo?”

pubblicato il 12/10/2014 (vedi)
nel quale un altro nostro lettore che si firma “navigatore solitario” (che sia lo stesso del post precedente?) ci racconta una disavventura “marinara” che confermerebbe la tesi  della tecnologia quale arma a doppio taglio. Quindi da usare con cautela. Con un richiamo, nel finale, alla imprescindibile necessità di sapersi esprimere, nel mondo di oggi, usando la lingua dei colonizzatori del medesimo.

3.
“Un dischetto di metallo”

ovvero fantasie spinte dell’uomo qualunque in un qualunque libero super-mercato.
Pubblicato il 25 ottobre 2014.(vedi)
In questo post che ci è pervenuto non firmato, un fantasioso lettore ci fa vedere con occhi un poco diversi quella -quasi- quotidiana operazione che consiste nel fare la “spesa”. Addirittura viene illustrata, tra le righe e con parole semplici, la sostanziale differenza tra valore d’uso, valore di scambio e denaro. Per immaginare poi le conseguenze drammatiche di comportamenti eterodossi in regime  economico di super-mercato, nonché futuribili, allettanti scenari di libertà dalla “razionalità economica”.




In occasione della ascesa al potere per via “politica” del Turbine-Mediatico-Matteo-Renzi, non siamo riusciti a reprimere la tentazione di formulare qualche parere. Al di là delle considerazioni sull’episodio “Renzi”, l’occasione ha dato lo spunto per una serie di riflessioni. 

Dalla catastrofe imprenditoriale italiana consumatasi a partire dal 2000, e tuttora in atto, ai grandi “motori” dello “sviluppo” negli anni 50-80 presto inceppati sul finire del secolo; dalla “Crescita” quale causa prima e remota delle Crisi, alla necessità di un nuovo e diverso modello di “crescita” basato sulla qualità piuttosto che sulle quantità; dalla insanabile contraddizione tra necessità di politiche espansive (sostenere i consumi) e politiche recessive (contenimento del debito pubblico), agli assiomi falsi e indiscutibili che ogni giorno ci confondono le idee, ai tabù intorno a ciò che non si può e non si deve dire e al perché di questo fenomeno di rimozione collettiva. E altro. 

Il tutto è contenuto nel post:
Il novello Primo Ministro tirerà fuori l’Italia dalla palude o.....si impaluderà pure lui?
pubblicato il 10/03/2014. (vedi)

Sempre sulla questione della rimozione collettiva dell’essenziale si veda anche il post
Discutibili dogmi....indiscussi
pubblicato il 6/5/2014 (vedi)


Ancora sull’insanabile conflitto tra la “razionalità economica” (fare soldi) e le leggi che governano il mondo naturale e che, per poterci dire veramente razionali, dovrebbero governare anche quello creato dall’uomo si vedano questi post:
1.
La Fisica e...il fare soldi

pubblicato il 18/06/2014  (vedi)
2.
La Tecnica e...il fare soldi

pubblicato il 15/07/2014 (vedi)
3.
Avere di che vivere o.........vivere per avere?

pubblicato il 5/02/2014 (vedi)


Il Sergente Garcia ha innescato una discussione a tre (il Sergente medesimo, Zorro e noi di Resistenza Umana) riportato sotto il titolo:
Dall’Utopia di Moro al luddismo di Ludd passando per l’origine psicosomatica delle depressioni personali ed....economiche
pubblicato il 22/8/2014  (vedi)




Sotto il titolo:
Civiltà Rurale Montana
un modello eco-nomico per il futuro
abbiamo pubblicato in data 3 giugno 2015  (vedi) l’interessantissima analisi di Antonio Biganzoli sul bene comune Paesaggio che comprende una illuminante ricostruzione storica locale, nella quale si descrive il “progresso” dalla Civiltà Rurale Montana ai “fasti” dello “sviluppo” con contorno di urbanizzazione selvaggia che ha fatto seguito alla seconda guerra mondiale.

Questa analisi viene ripresa ed applicata ad una recente riesumazione del  fenomeno “conurbativo”  che qualcuno propone quale possibile motore di sviluppo economico per la nostra zona, nel post intitolato:
Di conurbazione vivremo o.........moriremo?
Risposta al Prof. Zanotti

pubblicato a fine maggio 2015 (vedi)



L’analisi “teorica” condotta nel post “Fare soldi e......agire razionalmente” del 27 febbraio 2015 (vedi) e che abbiamo riassunto all’inizio di questa mappa tematica, ha trovato la propria naturale applicazione pratica in quello che ci sembra di poter chiamare un vero e proprio trittico:

Parole e....fatti
La “politica” è credibile?
pubblicato il 17 settembre 2015 (vedi)
nel quale si “dimostra” che non lo è, adducendo una serie di concretissime “prove” attinte nella nostra realtà locale

Che fare?
Lettera aperta a cittadini, raggruppamenti, associazioni, organizzazioni, addetti ai lavori di ogni settore e......”politici” professionisti.
pubblicato il 24 ottobre 2015 (vedi)
vero e proprio embrione progettuale per una società -locale e non- alternativa a quella esistente.

Il terrorismo, la Storia e.......il conto
pubblicato il 24 novembre 2015 (vedi)
nel quale si sostiene che allo spaventoso garbuglio di tragici problemi che ci circonda da ogni lato non c’è “soluzione” possibile.......se non quella di immaginare prima, e costruire poi, un mondo radicalmente diverso da quello esistente


Il “trittico” di cui sopra rappresenta, a nostro parere, il punto di approdo concreto di tutti i ragionamenti che abbiamo cercato di impostare in questi anni di vita redazionale.




Per ultimo, causa la valenza di sguardo complessivo di tipo storico sulla crisi epocale del Sistema nel quale viviamo, segnaliamo il post:
 

La storia può insegnarci qualcosa?
pubblicato il 30/06/2014 (vedi)
nel quale a partire da due ampie, rivelatrici citazioni dal testo di Storia Contemporanea scritto da Peppino Ortoleva e Marco Revelli (Mondadori), la prima relativa alla Grande Depressione ventennale di fine ottocento e la seconda relativa alla Grande Crisi iniziatasi nel 1929, si tentano una serie di ipotesi sulle vere cause e sulle modalità dei ricorrenti blocchi della crescita nelle quali il capitalismo regolarmente si impantana. Crisi che fanno sempre seguito a periodi di grandi euforie sviluppiste e per risolvere le quali sono regolarmente necessarie immani catastrofi distruttive su scala planetaria. Una presa di conoscenza  -e coscienza-  storica potrebbe, forse, evitare il ripetersi di esiti di questo tipo.



Bene. Fin qui quanto pubblicato a tutto il mese di gennaio dell’anno 2016.
Ed ora uno sguardo al futuro.

In poco più di due anni abbiamo totalizzato circa 5300 accessi al Blog. Non tantissimi. Ma nemmeno pochissimi se consideriamo la scala prettamente locale che abbiamo mantenuto finora. Non tanto nei contenuti quanto nel pubblico di lettori. Visto che le problematiche trattate nel blog rivestono valenze che vanno ben al di là della dimensione locale non ci dispiacerebbe raggiungere un pubblico più vasto. Anche non “locale”. Come fare? I nostri affezionati ed attenti lettori hanno qualcosa da suggerirci?


Per quanto riguarda invece i contenuti, come abbiamo detto, il post “Fare soldi e.....agire razionalmente” segna un punto di svolta dal quale possono prendere avvio molte strade. La principale e più urgente delle quali ci sembra quella di immaginare prima, per progettare poi ed infine realizzare, un sistema sociale ed economico diverso da quello attuale. Che si fondi, non più sull’assurdo, irrazionale principio della crescita “economica” infinita finalizzata al profitto di chi produce, ma su quello razionale e completamente diverso della finalizzazione di ogni agire alla Eco-Nomia, o cura della casa, per la realizzazione di un mondo finalmente umano.


Ma immaginare, progettare, realizzare un mondo diverso da questo è possibile solo partendo dal concretissimo tema “Quale tipo di vita vogliamo vivere in questa vita e su questo pianeta? Oggi e qui?”. Tema da affrontare in collettivo e nei più minuti, concreti dettagli quotidiani.. Insomma dovremo elaborare insieme un progetto di vita al contempo individuale e sociale. Locale e, contemporaneamente, complessivo. Sostanziato da una infinità di progetti particolareggiati su ogni aspetto del vivere. Un ri-capovolgimento di senso per rimettere mezzi e fini al loro giusto posto. 
Il post “Che fare?” del 24 ottobre 2015 (vedi) vuole essere un primo passo in questa direzione.



Gruppo di Resistenza Umana di Verbania



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In più di un anno abbiamo pubblicato soltanto sei post. Praticamente  meno di uno ogni due mesi. Considerata la girandola bulimica che quotidianamente ci sommerge, abbiamo deciso di non “infierire” più di tanto sui nostri attenti lettori. Per la verità c’è stato anche un lieve calo di tensione creativa da parte nostra dovuto ad una serie di ragioni sulle quali stiamo cercando di indagare.

I sei post pubblicati tra il gennaio 2016 ed il maggio 2017 sono i seguenti:

Il Maggiore c’è.....m.....m
(27 dicembre 2016) (vedi)
Ribattezzato, sotto l’intelligente slogan coniato dalla Amministrazione Marchionnini: “CEM: da problema a risorsa”  è finalmente entrata in funzione la discussa “opera”. Questo ci ha permesso .-finalmente- di accedere come spettatori all’interno della spazio teatrale. Nel post vengono espresse alcune considerazioni che confermano pienamente le “perplessità” già evidenziate nei precedenti post: CEM Arroyo 2 ovvero l’insostenibile pesantezza dell’apparire, pubblicato il 12/12/2014  (vedi) CEM.........c’è! pubblicato il 31 luglio 2015 (vedi) Ancora CEM. L’intervento del Sergente Garcia (vedi)
pubblicato il 4 gennaio 2016.



Il bel libro di Silvano Agosti “Lettere dalla Kirghisia” nel quale l’autore descrive un misterioso Paese, conosciuto per caso, nel quale regna sovrano il buon senso con conseguenti, infinite ricadute positive nella vita quotidiana delle persone, dimostrando così che un altro mondo è -sarebbe- più che possibile, ha dato lo spunto per una serie di post:

Kirghisia 1
pubblicato il 26 febbraio 2016 (vedi)

Kirghisia 2
pubblicato il 19 settembre 2016 (vedi)

Commento a Kirghisia
pubblicato il 10 ottobre 2016 (vedi)

Silvano Agosti, scrittore e regista, ci scrive........
pubblicato il 15 ottobre 2016  (vedi)


Sempre nel quadro di un proficuo interlocutorio è da segnalare il post:

Michele Serra risponde a Zorro
pubblicato il 21 ottobre 2016  (vedi)

Buona lettura

Gruppo di Resistenza Umana di Verbania




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Scorrendo le date abbiamo scoperto, con costernazione, che in ben due anni, dal mese di giugno del 2017 ad oggi abbiamo pubblicato soltanto 4 articoli! 
Non vogliamo assillare i nostri lettori, che comunque a quanto dice la statistica, continuano ad accedere al blog. Va bene, Ma insomma!

Cerchiamo di giustificarci auto criticandoci. 
Rispetto per la tranquillità dei lettori già sufficientemente stressati dalla frenetica vita moderna? Può essere. Ma sa di scusa infantile. Bassissima produttività? Certamente. Poca voglia di lavorare? Certissimamente! Se c'è una cosa che abbiamo in odio è la mitizzazione della Produttività come Valore Assoluto & Indiscutibile. 

Ma è tutto qui? No forse c'è dell'altro. Il fatto probabilmente è che dopo aver detto tutto quello che abbiamo detto a partire dal lontano esordio non sappiamo più bene..........che cosa dire! Nella presuntuosa convinzione di aver detto tutto il ........dicibile.  E consci altresì del fatto che per l'indicibile non siamo ancora del tutto pronti... .siamo andati in stand bay. Di qui il silenzio meditativo di questi ultimi tempi. Ma anche un certa  passività, forse imputabile alla mancanza di quell' accanito, rude contradditorio che speravamo di suscitare. Va be' non disperiamo..............


Questi i quattro post pubblicati nel frattempo

Commiato?.....Forse no
pubblicato il 9 giugno 2017 (vedi)
Nel quale esterniamo il calo di tensione cercando di ipotizzarne le cause.


Eloquenti silenzi
pubblicato il 7 luglio 2017  (vedi)
Sulla non-risposta di Sinistra Italiana ad una nostra pertinente "interrogazione". 


Le vere ragioni 
pubblicato in ben quattro puntate a cavallo tra la fine del 2017 e gli inizi del 2018 (vedi)
nel quale abbiamo cercato di svelare alcuni Perché sui quali vige la ferrea regola del "non si può e non si deve dire". 

Alto tradimento o furbata leghista? 
pubblicato il 29 maggio 2019 (vedi) quando eravamo in piena confusione riguardo alla formazione del Nuovo Governo. Partendo dalla cronaca "politica" ci lanciavamo, tanto per cambiare, in considerazioni strutturali di carattere Generale nonché Sistemico.


Buona lettura

Gruppo di Ultima Resistenza Umana 

Verbania


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E veniamo a tempi più recenti


In data 13 giugno 2019 (vedi) abbiamo pubblicato "Il punto" nel quale facciamo una breve cronistoria del blog cercando di motivare la nostra "voglia di anonimato".


Ai giustificati sconforti del nostro Romantico Eroe, nonché allo stato confusionario nel quale afferma di trovarsi di questi  confusi tempi cerchiamo di dare risposta con il post "Capirci qualcosa" pubblicato il 21 novembre del 2019 (vedi), nel quale si rimanda l'Eroe ad una serie di altri post, precedentemente pubblicati, che potrebbero aiutarlo a diradare la nebbia.


Con i due post "Garcia ha battuto un colpo!" del 9 marzo 2020 (vedi)  e "Sveglia ragazzi!" del 27 marzo 2020 (vedi) , grazie alla salutare strigliata del nostro Eroe, dopo un periodo di "sonnolenza", ci rimettiamo in pista riprendendo la annosa, mai risolta, questione della Sanità Locale, con qualche considerazione di fondo sul Pandemonio pandemico ormai abbondantemente in atto.


Una vera e propria raffica di post tra il mese di aprile ed il mese di maggio 2020 ci è stata imposta dagli eventi pandemici, durante i quali velate insinuazioni di negazionismo ci sono state ingiustamente attribuite. Per chi desiderasse documentarsi questi sono gli articoli:

"Negazionisti??" 3 aprile 2020 (vedi)

"Apparato....respiratorio" 11 aprile 2020 (vedi)

"Plancia di.....comando" 18 aprile 2020 (vedi)

"Il tempo è...galantuomo" 8 maggio 2020 (vedi)

Quest'ultimo articolo si chiude con questo passaggio: 

"Morale provvisoria. Potrebbe essere questa. Forse sarebbe opportuno incominciare a ragionare sul PERCHE’. Da che mondo è mondo PREVENIRE dovrebbe essere meglio che non riuscire a curare. Dopotutto SALUTE è -dovrebbe essere- altra cosa dal tentar soltanto di arginare malattie. "Sui  futuribili  scenari  che si dischiudono dinnanzi a noi  ci soffermeremo nelle prossime puntate. A partire da un tentativo di capire PERCHE’.  Appunto."

Ottimi propositi ai quali ha fatto seguito, purtroppo, un nuovo periodo di "sonnolenza". Da virus.


Abbiamo due segnalazioni nei post

"Segnalazione" del 1 ottobre 2020 (vedi)  Edgar Morin "CAMBIAMO STRADA" Le 15 lezioni del Coronavirus  Raffaello Cortina Editore

e

"Recovery Plan" Due o tre cose che tutti dovrebbero sapere, del 27 aprile 2021 (vedi)Interessante articolo di Antonio Bonaldi del 21 febbraio 2021 (vedi) segnalatoci dall'amico Paolo De Piccoli.


E arriviamo così all'ultimo post  del 18 marzo c.a. "Pazzi, cerini e......polveriere" (vedi) nel quale sulla tragica vicenda bellica in corso, che si intreccia con quella pandemica e con....infinite altre, cerchiamo di RAGIONARE allargando lo sguardo. Meritandoci così il sospetto di filo putinismo appioppato a tutti quelli che cercano di RAGIONARE da tutti coloro i quali attribuiscono -comiodamente- solo, soltanto ed esclusivamente ai Pazzi Brutti e Cattivi, gli Orrori  che affliggono tutt'ora il genere umano dopo -e durante- qualche millennio di "civiltà".

Forse questa volta, finalmente, nascerà un "dibattito".


Grazie nuovamente per l'attenzione e buona lettura

Primavera del 2022 d.C.
Ultima Resistenza Umana Verbania









 













 


 

 

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