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giovedì 13 giugno 2019

Il punto




Nell’ormai lontanissimo 2013 e dopo ben due vite di tentativi -regolarmente falliti- per “cambiare” il mondo ci ritirammo da esso, esausti,  a meditare. In considerazione della età quasi veneranda dei soggetti implicati, forte fu la tentazione di lasciare definitivamente perdere. Considerammo allora la possibilità di avviarci sul sentiero di una salutare lontananza. E del, forse un po’ meno salutare, oblio.
Ma una serie di circostanze storiche e psicologiche ci “costrinsero”, purtroppo, a ripensarci. 

Dobbiamo tenere presente che ci si trovava, in quel momento, a ridosso dello spaventoso crack finanziario americano che produsse pesantissimi scricchiolii nell’Edificio Economico Mondiale che ospita le nostre, più o meno sconquassate, esistenze. Addirittura ritorno’ in auge, in quegli anni, la impronunciabile parola che credevamo di aver sepolto per sempre insieme al defunto “Comunismo”. Ovvero “Capitalismo”. Fu, per noi inguaribili, una sferzata di energia.  Allora la Storia era tutt’altro che “finita”! Qualcosa, allora, si poteva, e si doveva, ancora dire! Ci rimettemmo al lavoro. Ma cercando di evitare, per quanto possibile, i plateali errori e le imperdonabili ingenuità della fase “giovanile”.
Fondammo in poche settimane un gruppo di ultima resitenza umana che immediatamente si dotò, utilizzando le meravigliose opportunità della moderna tecnologia telematica, di un “Blog” a costo  praticamente meno di zero. Che chiamammo, azzardando non poco, “Pensieri di Zorro”. Tra le tante “cavolate” del passato avevamo commesso quella di prenderci decisamente sul serio. Troppo. Non volevamo ricadere in questo marchiano errore. E poi ci sembrava un titolo fantasioso. Fuori dallo schema paludato e serioso della cosiddetta “politica”.  E poi ancora ci piaceva il richiamo a questo romantico eroe mascherato in perenne lotta .-vincente- contro i potenti. Al fioretto ed alle strabilianti doti di spadaccino avremmo sostituito l’arma della parola scritta. Ma, a differnza del passato, avremmo dovuto lasciar perdere i dettagli, nonchè le pastoie della militanza attiva e diventare pensatori “radicali”. Nel senso proprio del termine: andare alla radice. E così facemmo. O meglio, cercammo di fare.
Non ultimo il fatto che con quel bizzarro nome e senza minimamente volerlo, ci siamo ritrovati in testa ad una interminabile lista di siti. Con grandi vantaggi di “visibilità”.

Due parole, per concludere, sulla faccenda della clandestinità, per la quale siamo stati spesso aspramente criticati. Siamo persone assolutamente qualsiasi che ci tengono immensamente a rimanere tali. Capiamo che in tempi di sfrenato protagonismo ciò possa risultare quantomeno strano. Siamo altresì convinti del fatto che se qualcosa possa mai avere una qualche importanza essa riguarda quello che viene detto e non chi lo dice. Soprattutto se lo diciamo noi. Signori Nessuno a tutti gli effetti. E poi.
Ma ve lo immaginate uno Zorro in piena azione e senza mascherina? O, ancora, una seria, ultima resistenza umana che fornisce al Potentissimo Nemico Storico Globale Numero Uno, nome, cognome, indirizzo, fotografia a colori e numero di telefono? Suvvia!
Provate a leggere, meglio studiare; uno a caso dei nostri post e poi diteci se abbiamo, o non abbiamo, ragione.