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venerdì 7 luglio 2017

Eloquenti silenzi



Girovagando in rete alla ricerca -vana- di voci fuori dal coro ci siamo imbattuti nel Documento Programmatico di SINISTRA ITALIANA.
L’abbiamo studiato attentamente con sottolineature, chiose e tutto.
Non siamo stati capaci di resistere alla tentazione di fare la pertinente domanda impertinente.
Quattro mesi sono passati ma di risposte........nemmeno l’ombra. Naturalmente.

Gentili amici di Sinistra Italiana,
siamo un piccolo gruppo di cittadini di Verbania e ci occupiamo da tempo di questioni politico-economiche legate al nostro territorio, ma con uno sguardo che vuole andare oltre la dimensione locale contestualizzandola in cio' che accade a livello globale. Il nostro canale comunicativo con gli altri cittadini è il blog "I pensieri di Zorro" a cui vi rimandiamo se voleste documentarvi su cio' di cui ci occupiamo.
Abbiamo letto con interesse il documento circa il vostro progetto politico su scala nazionale. Condividiamo gran parte delle vostre analisi, in particolare sul "disastro politico planetario della globalizzazione neoliberista", cioè sulle cause economico-sociali della situazione in cui ci troviamo.

A pag. 5 però troviamo un'affermazione che ci lascia un po' perplessi :

"Il capitalismo, nella sua forma attuale, è incompatibile con gli equilibri della vita sul pianeta terra........" (grass. nostro)

Questo vuol dire che voi pensate a qualche altra forma di capitalismo? Qualche forma che sia  compatibile con gli equilibri della vita sul pianeta terra.? Quale?
Vi saremmo grati per una vostra risposta, dal momento che il tema è molto importante. Noi abbiamo sempre pensato alla necessità, invece, di un superamento del capitalismo, poichè riteniamo che esso sia radicalmente incompatabile, per sua intrinseca natura, con gli equilibri della Vita sul Pianeta Terra.

Grazie e un caro saluto.

Inviato il 6 febbraio 2017

GRUV (Gruppo di Resistenza Umana Verbania)

 



venerdì 9 giugno 2017

Commiato?........Forse no

ovvero
Un attimo di crisi



Come avrete certamente notato è da qualche tempo che non ci facciamo vivi. Dobbiamo confessarlo: abbiamo avuto un attimo di crisi. Al punto che ci è venuta la tentazione di chiudere baracca e burattini. Vorremmo qui cercare di spiegare ai nostri lettori il perchè.

Quando incominciammo nell’ormai lontanissimo 2013 partivamo da una constatazione e da una domanda.

La constatazione
Ci sono cose delle quali, come per tacito accordo, si evita accuratamente di parlare. Si tratta di cose molto importanti e per nulla difficili da capire. Anzi, elementari. Vale a dire le VERE RAGIONI per le quali il mondo va di male in peggio.
Per contro ci sono cose delle quali si parla moltissimo in modo complicatissimo e delle quali non ci si capisce un accidenti. Non a caso.

La domanda
Come mai?

Abbiamo formulato questa ipotesi di risposta alla domanda.
Si evitano certi argomenti perchè sono questioni talmente elementarmente grosse che il solo porle metterebbe automaticamente in discussione ogni aspetto del modo di vita nel quale viviamo. E per contro si sollevano immani polveroni costituiti da miliardi di incomprensibili parole. Per la medesima e identica ragione. Occultare l’essenziale.

Conseguentemente abbiamo formulato un programma di lavoro basato sul seguente concetto:
Infrangeremo il sospetto silenzio. Delle cose di cui si evita accuratemente di parlare ne parleremo, una buona volta, noi. Faremo in modo che se ne parli. Come l’ingenuo bambino  che, vedendo le cose come stanno, grida, tra la costernazione generale: “Il Re è nudo!”. E scatena un putiferio.

L’aspettativa
Da ingenui impenitenti ci aspettavamo di suscitare, appunto, un putiferio. Di contestazioni ma soprattutto di approvazioni del tipo “finalmente qualcuno che non ci racconta balle!”. Al che avrebbe dovuto fare seguito un ampio ed approfondito dibattito -disvelante- sulle vere ragioni per le quali siamo messi  decisamente non bene oggi e qui. Fuori dai ritriti -e reiterati- luoghi comuni che lasciano esattamente il tempo che trovano. Dibattito indispensabile per un cambiamento generalizzato di mentalità che potrebbe a sua volta innescare un radicale cambiamento del mondo nel quale viviamo e che funziona sempre di meno. Programma, come si vede, decisamente ambizioso.

Ebbene
Niente di tutto questo si è in realtà verificato.

Pur avendo totalizzato ad oggi 7500 accessi al blog, la partecipazione al dibattito da parte dei lettori è stata decisamente inferiore alle aspettative.

Nel Comitato di Redazione abbiamo discusso a lungo sui possibili motivi di questo inaspettato    insuccesso editoriale.  Andiamo ad elencarle di seguito ed in sintesi.



0.
Abbiamo detto una serie interminabile di scemenze rispetto alle quali è assolutamente inutile controbattere o comunque interloquire.

1.
Da bravi ingenui impenitenti non ci siamo resi conto fino in fondo del potere di rimozione della psiche umana quando si tratta di questioni davvero scottanti.

2.
Il linguaggio da professorini semi-intellettuali ha scoraggiato i potenziali  interlocutori.

3.
Esprimendo il blog una tesi granitica, praticamente inattaccabile, è mancato lo spazio oggettivo che avrebbe consentito l’instaurarsi del dibattito. Ben diversamente sarebbe potuta andare se il blog fosse stato impostato come contradditorio tra -almeno- due tesi diverse.

4.
Pura e semplice pigrizia e/o mancanza di tempo da parte della maggior parte dei lettori.

5.
L’anonimato, se da una parte può aver reso “intrigante” la cosa, dall’altra ha, forse, fornito un motivo per astenersi dall’interloquire.

6.
Testi troppo lunghie “difficili” da leggere.

Altro per ora non ci è venuto in mente
Chiediamo aiuto ai nostri affezionati ed attenti lettori che pure esistono, ne siamo -quasi- sicuri.


Le domande potrebbero essere:
A.
Pensate che faremmo bene a chiudere baracca e burattini?
B.
Avete mai avuto la tentazione di esprimere il vostro pensiero leggendoci?
C.
Se non l’avete fatto, perchè?

Morale della favola.
Come detto in apertura stiamo attraversando un periodo di relativo sconforto.
Ma pensiamo di poterlo superare con una sana autocritica interna da una parte ed una, altrettanto sana, critica dall’esterno.

In un prossimo post cercheremo di proporci, e proporvi. alcuni cambiamenti.
Grazie per l’attenzione e per la collaborazione.


Un carissimo saluto da parte del G.R.U.V. & dal nostro romantico eroe Zorro.


Chi volesse esprimersi può farlo in due modi:
1.
Utilizzando direttamente lo spazio qui sotto dedicato ai commenti
2.
Scrivendo una mail all’indirizzo pensieridizorro@gmail.com e specificando se autorizza, o meno, la pubblicazione del testo.