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venerdì 17 aprile 2020

Plancia di........COMANDO





Molto bene. Si fa per dire.

Qualche tempo è passato dall’inizio del pandemonio pandemico. Possiamo incominciare a fare qualche considerazione a mente “serena”? Possiamo. Così. Semplicemente per il gusto di ragionare. Naturalmente, per quanto ci riguarda, a modo.........nostro.

A proposito. Tra di noi abbiamo discusso. A tratti vivacemente. Al punto che si sono delineate due scuole di pensiero. L’una potrebbe essere definita “radicale”. L’altra “moderata”. Qui si sta esprimendo un rappresentante della  prima. Non sarebbe male se qualche rappresentante della seconda prendesse la penna in mano. Il “dibattito” portato “alla luce del sole” potrebbe scatenare un putiferio di commenti tra i nostri affezionati lettori. Terribilmente restii, chissà perché, ad esprimere per iscritto le loro opinioni. Chiusa la parentesi.

E’ successa una cosa curiosa. Una delle moltissime. In questo caso di carattere non sanitario o epidemiologico ma “psico-culturale”. Nel giro di pochi giorni abbiamo assistito a spettacolari capovolgimenti di fronte. Profeti di sventura dalla lunga carriera, sono diventati incoscienti negazionisti. Accaniti, fino a ieri, difensori del Sistema sono improvvisamente diventati catastrofisti. Cultori della Libertà e della Democrazia si sono trasformati in sostenitori della dittatura. Moralisti, bacchettoni e fustigatori di costumi, in paladini della sacra ed inviolabile privacy. Sostenitori delle magnifiche virtù del Privato in ferventi propugnatori del Pubblico. Autonomisti incalliti in fanatici del Forte Potere Centrale. E altro.

Forse che lo stramaledetto -povero- virus abbia toccato qualche nervo scoperto? O forse scopertamente nascosto? O forse ancora, accuratamente rimosso?
Quello che non cambia, in ogni caso, è la semplicistica mania di mettere etichette. Niente più sarà come prima. Frase già sentita dire in altre occasioni. Peccato che tutto, subito dopo averlo detto, resta identico a prima. Sarà così anche questa volta?

Procederemo in ordine sparso seguendo il filo spontaneo dei pensieri e riservandoci, in un secondo momento, di raggruppare gli argomenti per “aree tematiche”.

Avvisaglie trascurate.
Ci è preziosa, per  prendere il largo, la testimonianza del Membro Anziano (vedi post precedente).
I sintomi da lui descritti e risalenti ai primi di gennaio corrispondono esattamente -praticamente in fotocopia- alla sintomatologia da Covid 19 descritta dal Dott. Ceruti nella sua preziosa intervista. Addirittura il Membro Anziano sostiene di averli accusati anche nel mese di settembre dello scorso anno, quando anche il suo medico è stato afflitto da una brutta bronchite che è passata da sola dopo ben due mesi. Il Membro Anziano sostiene addirittura che problemi di questo tipo sono in circolazione da anni e che sono, sempre a suo dire, strettamente collegati con la pessima qualità dell’aria che “respiriamo”. Questo comunque non ci autorizza a dire che si trattasse sicuramente di Covid 19. Si sarebbe dovuto fare il tampone -allora- per accertarlo. Ma non è questo il punto.

Fonti autorevoli ed accreditate sostengono che una delle tante “manchevolezze” è stata quella di non aver segnalato per tempo, da parte dei medici di base, la presenza diffusa, centinaia e centinaia forse migliaia, e non solo tra anziani, a partire come minimo dall’autunno scorso, di STRANE bronchiti e polmoniti ATIPICHE. Vedi testimonianza Membro Anziano. Insomma di non aver segnalato per tempo all’Apparato Sanitario, che stava arrivando qualcosa di anormale. Fin dall’autunno. Come minimo. Ancor più grave il non averlo fatto in gennaio quando ormai il caso cinese era conclamato. Avremmo potuto allertarci e quindi non farci cogliere completamente alla sprovvista.

Tempismo
Infatti in queste faccende, se non abbiamo capito male, il TEMPISMO è determinante. Come negli incendi. Basta un fiammifero per incendiare cinque fili d’erba secca. Puoi spegnere pisciandoci sopra.  Se lo lasci andare.........Essere stati colti “alla sprovvista”, lungi dall’essere una attenuante costituisce, evidentemente, un’aggravante.

Fasi
Le fasi non sono due, come ci dicono, ma tre. Affrontate in modalità discutibili e contradditorie. Intendiamoci bene. Non vogliamo buttare la croce addosso a nessuno o fare i sapientini del senno di poi. Ci rendiamo perfettamente conto che non deve essere stato facile destreggiarsi nel pandemonio una volta che la pandemia era partita. Però questo non deve impedirci di ragionare. In vista del futuro. Ci sembra.  Ammesso, e non concesso, che un futuro ci possa essere PER NOI su questo pianeta. Procediamo.

Fase zero.  Non c’è problema. E’ poco più di una normale influenza. Intanto l’epidemia galoppa secondo le sue leggi, che in questo caso sono moderatamente (non pesantemente) esponenziali. Ma comunque esponenziali.

Fase uno. Panico. Blocco totale, radicale, generalizzato, integrale. Meccanico. Col paraocchi. Se non facciamo così gli italiani...............Hai visto in Cina? Bravissimi! Scelta non facile -indubbiamente- dal punto di vista della impopolarità. O della popolarità  se si preferisce. Scelta facilissima dal punto di vista tecnico. La più facile. Proprio perché meccanica, non elastica, non calibrata, non articolata, in definitiva ottusa.

Fase due. La gente non ne può più. Qui va a rotoli tutto. L’economia in primis. E se va a rotoli l’economia........lo sapete come va a finire! Provochiamo più danni con il blocco di quelli prodotti dallo stramaledetto virus. Non possiamo andare avanti per sempre con tutto chiuso. La cosa era evidente fin dall’inizio, a ben pensarci. Ma evidentemente in plancia di comando si sta procedendo alla carlona. Tanto per cambiare. “Ben pensarci” non è -evidentemente- il loro forte. Bisogna  riaprire. Con le dovutissime cautele e gradualità  E’ chiaro. Per esempio gli over 65 dovranno restare in casa almeno fino a Natale. Per la loro e nostra salute. Naturalmente.




Ma cosa si poteva fare?
 Dirà qualcuno. Si poteva fare quello che, intelligentemente in molti altri paesi è stato fatto. Blocco intelligente. Ma per farlo ci vuole per definizione intelligenza. E molto, molto lavoro qualificato e di un certo genere. Più semplice bloccare tutto. Per non saper né leggere né scrivere. Appunto.
Qui c’è da far rilevare un altro dato puramente psicologico. Non so se avete notato il livore con il quale i media italiani si sono scagliati contro i paesi che hanno praticato l’approccio intelligente. Insultati. Ridicolizzati. Definiti i perfettini del nord Europa che fanno sempre tutto giusto. E via dicendo. Oppure la malcelata goduria sulle marce indietro di Boris e/o di Donald. Qualcuno si è addirittura fregato le mani sotto il tavolo quando Boris è risultato positivo. O quando Donald ha dovuto ammettere. Ma, sia ben chiaro, non vorremmo passare dicendo ciò, per novelli filo GB o USA . Meglio precisare. Di questi tempi. Confusi.

Paese che vai.........
Non so se avete notato che di certi paesi non si parla o per niente o quasi per niente. Che succede in America del Sud? O del Centro? O del Nord ma non USA? Per esempio Canada? Gli Inuit come se la passano? Ma anche Oceania. Nelle Filippine però pare che sparino a vista a quelli che mettono il naso fuori dalla porta di casa. Approccio poco intelligente ma efficacissimo. La Corea del Sud, super virtuosa, tecnologica e super tempestiva, ha contenuto alla grande. Ma Il Turkmenistan? O la Mongolia? O in Siberia? Sicuramente farà un freddo cane. In Siberia. Favorisce la diffusione o la ostacola? Sarebbe interessante il saperlo. Niente. E nella pericolosissima e sguarnita Africa? Come mai niente di paragonabile alla Padania Centrale? Pare. Ma senza andare lontano. Come va in Valle d’Aosta? O in Alto Adige? O in Venezia Giulia? O alle isole Eolie? O nei magnifici paesini dispersi lungo l’appennino tosco emiliano? O quello umbro marchigiano?

Una cosa sembra certa.
Sembra. Ed è che la diffusione ha seguito un criterio abbastanza preciso.  Da Wuhan a New York passando per Codogno. Latitudine intorno quarantacinque gradi nord. Altissima urbanizzazione. Aria irrespirabile. Industrializzazione pesante. Inquinamento. “Ricchezza”. Nel senso ristretto di possesso di denaro e di produzione di PIL. E di reddito conseguente. In denaro.
Può essere che, per una volta, i “ricchi” debbano invidiare i “poveri”? Altro interessante capovolgimento. Sarà un caso che l’Italia sia la nazione più colpita al mondo (se i cinesi ce l’hanno raccontata giusta) e, guarda caso, il più scassato dei paesi “ricchi”?

Trionfalismo
Quanto mai inopportuno. Modello Italiano. Luminoso esempio di previdenza efficienza, tempestività e coraggio per tutti i Paesi del Mondo. Da aver vergogna. Di pessimo gusto. Oltretutto.
 
Sanità
Non lo diciamo noi. Alla prima epidemia seria ma, tutto considerato relativamente “benigna”, paghiamo decenni di “demolizione” del settore Sanitario. Abbiamo persino sentito Importanti Personaggi vantare come un pregio italiano il fatto che la Pubblica Sanità dispone di solo 3 letti per mille abitanti, contro i 6 della Svizzera e gli 8 della Germania. Come mai? La vanteria? Ma perché noi italiani siamo più avanzati degli altri paesi, dal momento che abbiamo dato grande impulso alla Medicina Territoriale. Diminuendo quindi i posti letto negli ospedali. Incredibile faccia tosta. Medicina territoriale che, e questo lo diciamo noi, salvo qualche raro caso che non fa testo come l’Emilia Romagna, praticamente.......non esiste. Ma molto citata. A sproposito. Evidentemente, per sciacquarsi la bocca.

“Normalità”: a quando?
Il blocco pesante e radicale poteva far pensare che nel giro di qualche settimana le famigerate curve (di che cosa?) avrebbero smesso di salire e si sarebbero attestate sul plateau per poi incominciare la discesa fino a raggiungere il -quasi- suolo. Un po’ di sacrificio ma poi..........
Così pare che non sia. Pare. La salita è terminata. Forse. Siamo in altopiano. Forse. La discesa forse non tarda. Forse. E allora? A ben pensarci si poteva immaginarlo subito che non ci saremmo sbarazzati tanto presto della faccenda  Se una persona dicesi una, paziente zero oppure 1, ha potuto scatenare il pandemonio pandemico che abbiamo visto, logica vorrebbe che fino a quando avremo un solo, dicesi un solo, positivo in circolazione, magari asintomatico, tutto potrebbe ripartire in qualsiasi momento e daccapo. O no? E allora?

In teoria dovremmo
1. fare il tampone a tutta la popolazione per individuare tutti i positivi, sintomatici e non
2. metterli tutti in quarantena dura
3. lasciare in circolazione tutti gli altri -negativi- con le dovute cautele chiaramente.
In più dovremmo ri-controllare tutti ogni due o tre giorni, perché chi è negativo oggi potrebbe benissimo diventare positivo dopodomani.
In pratica non si può -evidentemente- fare. Morale. Non ce ne libereremo. Il rischio zero non esiste e non esisterà. Quindi dovremo “convivere”. Ma siccome non possiamo stare bloccati per sempre dovremo convivere intelligentemente. E’ matematico. Ma allora non potevamo incominciare un po’prima? Con l’approccio elasticamente intelligente?

Del salvifico vaccino che non c’è e che -forse- ci sarà, ma non si sa quando, e che risolverebbe ogni e qualsiasi problema vedremo più avanti.

Dobbiamo poi considerare un altro aspetto. Siamo sicuri che il contagio si trasmette da uomo a uomo. Pare accertato. E va bene. Quello che non è accertato è se -per caso- non si trasmetta anche in altre modalità. Non potrebbero per esempio i virus “volare” da una persona all’altra “attaccandosi” alle polveri sottili e sottilissime delle quali è satura l’aria che respiriamo? Anche da noi sul “salubre” Lago Maggiore. Alcuni nano-patologi lo sostengono. Se del caso il quadro si complicherebbe. Il metro non basterebbe più e la quarantena, pura e semplice, nemmeno.


A proposito. Avete notato che stiamo respirando aria più leggera? Più frizzante. Più pulita.  Profumata di primavera. Chissà perché.



(continua)


sabato 11 aprile 2020

Apparato...respiratorio



Uno dei membri anziani del Comitato di Supervisione Redazionale (78 anni) ci chiede di pubblicare la sua recente e personale esperienza in tema di apparato respiratorio.
Ben volentieri accogliamo la richiesta.



3 gennaio 2020
Sento il classico bruciorino nel naso che prelude al raffreddore. Solo che non è il solito raffreddore di quando uno sternuta, gli cola il naso e via di seguito. Niente di tutto questo. Forse potremmo chimarlo un raffreddore atipico. L’infiammazione scende nella trachea. Tosse con catarrino. A ben pensarci mi è già capitato in settembre. Dopo una decina di giorni sembrava sparito tutto. Sembrava. Questa volta invece insiste. Comincio a sentire in fondo alla trachea una sorta di rantolino. Vado dal dottore. Mi ausculta. Verdetto: bronchite. Antibiotico in pastiglie. Più ciclo di areosolterapia Seguo i due cicli rispettando gli orari al millesimo di secondo. Risultato dopo una setimana: nessuno.

Il rantolo peggiora. In più abbassamento vistoso della voce. Ritorno dal medico. Le do un antibiotico davvero potente in fiala. Vedrà che con questo va tutto a posto. En passant mi fa: ”guardi ho avuto anch’io in autunno una brutta bronchite che non voleva andarsene. Dopo due mesi è passata da sola.”.

Mi faccio le sei iniezioni da solo. Dolorosine. Ciclo completato. Risultato: nessuno. Aritorno dal medico. Strano: Facciamo una bella lastra non vorrei mai che....... Impegnativa code varie lastra. Referto negativo. Tutto nella norma. Aritorno dal medico. Strano. Facciamo così la mando da uno specialista pneumologo. Impegnativa code lista d’attesa. Sono fortunato. 31 gennaio visita pneumologica.

Verdetto: bronchite acuta su base broncospastica. Gli antibiotici che le ha prescritto il suo dottore non andavano bene. Prenda questo e vedrà che va tutto a posto. Pastiglie. Terzo ciclo completo di antibiotico. Risultato: nessuno. Nel frattempo in Cina sta scoppiando il Caso. Aritorno dal medico. Che strano. Facciamo un bel tampone. Batterico. Responso: negativo. Tossettina catarrosa. Praticamente è un continuo scatarrare. Uno schifo. Colore un bel giallo paglierinio chiaro. In più persiste il raffreddore atipico. Irritazione delle mucose nasali. Vistoso abbassamento di voce, terribilmente nasale. Non mi molla.

A metà febbraio decido di fare più nulla. Forse un lievissimo impercettibile migliormento c’è. Forse. Il minimo colpo di aria fredda e ci risiamo. Dai primi di gennaio sono tappato in casa ma devo pur andare a fare la spesuccia. Una cosa positiva c’è. Tutto sommato mi sento relativamente bene. Non ho febbre. Posso leggere, scivere, ho appetito, vado regolarmente di corpo. Se non fosse per il rantolino.......e gli scaracchi.........

Siamo arrivati quasi a Pasqua. L’aria si sta intiepidendo. Nel frattempo sappiamo il pandemonio che è successo. Io non ho fatto più niente. Sono tappato in casa tale e quale a prima del blocco.  C’è stato comunque un notevole miglioramento. Forse l’aria più tiepida. E, non so se avete notato decisamente più.........respirabile.  La voce è -quasi- normale. Quasi. Tosse qualche colpetto. Raschi e scaracchi frequenti anche se meno insistenti. Insomma a distanza di tre mesi e passa non posso dire di essere definitivamente e totalmente guarito. Alla luce del pandemonio intercorso ci sarebbe da meditare. Credo. Cosa ne dite?


venerdì 3 aprile 2020

Negazionisti??



E allora impagabile Zorro. Come te la passi da vecchio romantico eroe, di questi tempi ? Hai studiato? Il tempo non dovrebbe mancarti. Non sei bloccato in casa pure tu? O riesci clandestinamente, nottetempo a praticare ugualmente le tue mirabolanti scorribande? Regolarmente munito di “mascherina” sopra la mascherina?


Hei ragazzi datevi una calmata. Prima di tutto mi sembra che abbiate un tono non del tutto confacente alla tragedia che stiamo attraversando. In secondo vecchi sarete voi. In terzo grazie per il “romantico eroe“. Che cos’è? State sfottendo per caso? Va beh.....per tutti i diavoli....... lasciamo perdere......voi giovani proprio certe volte............

Si! Per quanto possa sembrarvi incredibile ci ho studiato dietro. Mi sono sentito quattro volte l’intervista di un’ora per un totale di quattro ore. Interrompendola nei passaggi salienti per capire bene. Magari facendo ripetere e prendendo coscienziosamente appunti scritti. Per un totale di cinque ore di ascolto. In effetti sono bloccato pure io e far pasare il tempo.......... Confermo la sensazione già detta. Il dott. Ceruti dà una visione abbastanza tranquillizzante della faccenda e allora non mi spiego lo sfracello di morti alle quali stiamo assistendo. In casa mia la televisione non ha mai messo piede. Per tenermi informato ascolto la radio. Meno “invasiva”. Ascolto almeno tre giornali rdio al giorno più domande varie degli ascoltatori al telefono in diretta. La sensazione che ricavo è che siamo alla vigilia -cosa dico- dentro fino al collo nella apocalisse finale del genere umano. Piuttosto angosciante. Roba che viene voglia, in certi momenti, di buttarsi dal balcone che così la facciamo finita subito. Oltretutto sono, da bravo maschietto lievemente attempato. nella categoria maggiormente esposta........... Purtroppo sono al secondo piano e rischio soltanto, nonostante la proverbiale prestanza fisica, di rompermi entrambe le gambe. Chiuso. Allora voi che siete professorini e che la sapete molto lunga su praticamente tutto come me la spiegate?


Beh, adesso sei tu a sfottere? Lasciamo perdere e veniamo al sodo. Saremo brevi e schematici. Abbiamo meditato a lungo e confermiamo la sensazione che da subito ci ha colti.
1.
Intendiamoci bene. Non vogliamo minimamente minimizzare. Ci troviamo nel bel mezzo di una autentica tragedia.
2.
Però effettivamente ci sembra di notare una notevole sproporzione tra i toni apocalittici del “tritatutto mediatico”, come sempre incline alla “bulimia sensazionalistica”  -scusa l’orribile linguaggio- e, d’altra parte, i freddi dati di fatto numerici.

Come sarebbe? E cercate di parlare come magiate per favore!


Saremo brevi e schematici. Un cittadino mediamente informato e che bada alla sostanza del messaggio che passa non pò fare a meno di notare che

A.
Vengono dati valori numerici in assoluto abbastanza spaventosi in quanto tali.
B.
Vengono dati valori percentuali facendo abbastanza confusione tra tasso di mortalità e tasso di letalità. In più non si capisce mai bene a che cosa le percentuali si riferiscono.


Come sarebbe??? Che cavolo di differenza c’è tra letalità e mortalità????

Calma! Sarebbe che LETALITA’ riguarda il numero di morti tra gli ammalati di una certa malattia. Nel caso nostro polmonite da Covid19 . Mentre mortalità riguarda il numero di morti di una certa malattia sul TOTALE DELLA POPLAZIONE residente -o abitanti- di un paese Per esempio l’Italia. Che ne conta sessanta milioni.

Ok. Fatemi l’esempio concreto.

Ok. Esempio Quando si dice che con il 5% di morti abbiamo superato di un bel pò la Cina che era al 3-4%  punto e basta, tu potresti capire, per esempio, che in Italia sta morendo il 5% della poplazione residente che è di sessanta milioni di persone. E quindi fai un salto sulla eggiola. Infatti Il 5% di sessanta milioni fa nientemeno che tre milioni. Di morti. Altro che salto sulla seggiola! Se non possiedi appareccchio televisivo, sentendo in radio i massmediatici frettolosi e facendo rapidamente il calcolo anzidetto potresti cadere nel panico. E dalla seggiola. Chiaramente gli scafati, ma tu evidentemente non sei tra quelli, che analizzano in rete  grafici e tabelle sanno che
1.
Il 5% non è il tasso di mortalità ma il tasso di letalità
2.
Riferito a CHE COSA? E qui anche gli scafati vanno un poco in confusione. Si dice la percentuale del 5% è riferito ai “casi”. E i casi che cosa sono? Sono i contagiati da Covid 19. Ma cosa significa contagiati? Tutti? O quelli accertati mediante tampone? Si tiene o non si tiene conto del fatto che i contagiati si ditinguino in due differnti gruoppi? Da una parte i contagiati ASINTOMATICI (che sono contagiosi) e dall’altra i contagiati SINTOMATICI ?

Per tutti i diavoli.....io non scafato?........ma avete intenzione di farmi capire o di farmi ammattire??!!???

Calmati! E’ meno complicato di quanto possa sembrare. La morale della favola è questa. Bisogna fare attenzione con le statitiche ed i numeri perchè si rischia di prendere fischi per fiaschi. O viceversa.
Primo
Quando si dice  5% di morti si intende dire che muore il 5% di coloro che sono stati contagiati dal virus. Punto. Lasciamo perdere per il momento la distinzione tra sintomatici e asintomatici.
Ma noi sappiamo quanti sono stati contagiati dal virus? Non lo sappiamo. Per saperlo dovremmo fare il tampone a TUTTA la popolazione residente. Cosa che non viene fatta per evidenti motivi. Quindi la dizione veramente corretta dovrebbe essere

La letalità del cinque per cento significa che muore il cinque per cento dei contagiati accertati ufficialmente mediante tampone.

Tu potresti benissimo, per esempio essere positivo quindi contagiato quindi contagioso e, se sei asintomatico -cioè non manifesti alcun sintomo- non accogrertene nemmeno. E non risultare nei dati ufficiali dei contagiati perche non ti hanno fato il tampone. Troppo difficile per l’uomo d’azione?

E dalli con lo sfottò.
Hem.......Hum...........forse comincio........ a capirci qualcosa.......

Molto bene. Continuiamo.
Alcuni importanti addetti ai lavori sostengono che i contagiati reali sono probabilmente dieci volte di più di quelli ufficiali accertati con tampone, che sarebbero solo la “punta dell’iceberg”.  E forse di più di dieci volte.
Ma mettiamo che siano dieci volte tanto. In questo caso il tasso di LETALITA’ scenderebbe dal 5 allo 0,5%


Ok .....Ma....allora...........le bare..............mi sembrano parecchie............come si spiega........

Certo! Se guardi solo i numeri in valore assoluto 10.000 morti sono davvero tanti soprattutto se concentrati in un breve lasso di tempo ed in un esigua area geografica.
Ma devi considerare che
1.
Diecimila morti corrispondono ai “normali” decessi ogni anno in Italia per “normale” influenza.
2.
Diecimila morti sul totale della popolazione residente in Italia (sessanta milioni) corispondono ad un tasso di mortalità dello 0,01%
3.
Limitandoci alle tre regioni maggiormente colpite che contano insieme 20 milioni di abitanti, diecimila morti sul totale della popolazione residente corrisponde ad un tasso di mortalità dello 0.05%.

Potremmo chiamarli Dati che non vengono dati. Chissà perchè.

Te lo ripetiamo ancora una volta.  Non siamo  negazionisti  e non vogliamo assolutamente minimizzare. Vorremmo semplicemente cercare di vedere come le cose stanno realmente al di là della enfatizzazione apocalittica che di questa facenda stanno facendo i massmediologici di turno.

Siamo “profeti di sventura” da almeno cinquanta anni e da almeno cinquanta anni andiamo ripetendo che in un Sistema Globale siffatto prima o poi qualcosa -e di grosso- sarebbe accaduto. Basta che vai a rileggerti qualcuno dei post che da qualche anno in qua abbiamo pubblicato. Vatti a pescare la mappa tematica e non hai che l’imbarazzo della scelta. Stranamente, chissà perchè, saremmo diventati “improvvisamente”, per qualcuno, minimizzatori ed incoscienti “sottovaluttori”. Nonchè negazionisti.


Hum.........Hem..........fermatevi un attimo sento come di aver bisogno una pausa di “decantazione”.
Direste voi raffinati.



Benissimo. Ma preparati per bene perchè ci sono una infinità di altre cose da dire. Molto interessanti. A noi pare.
Quindi........a presto.

I ragazzi del Gruppo di Ultima Resistenza Umana.


P.S.
Piccolo aggiornamento su DATI NON DATI

Dati dati dal Corriere della Sera di sabato 4 aprile 2020

ITALIA
Dato dato. Casi positivi 119.827
Dato non dato. Sul totale della popolazione italiana (60 milioni) corrisponde allo 0,2%

Dato dato. Deceduti 14.681
Dato non dato. Sul totale della popolazione italiana (60 milioni) corrisponde allo 0,02%

LIitalia è il primo paese al mondo per numero di deceduti


REGIONE LOMBARDIA (La più colpita)
Dato dato. Positivi 26.189
Dato non dato. Sul totale della popolazione lombarda (10 milioni) corrisponde  allo 0,2 %

Dato dato. Deceduti 8311
Dato non dato. Sul totale della popolazione lombarda (10 milioni) corrisponde allo 0,08%


REGIONE BASILICATA (La meno colpita)
Dato dato 247 positivi
Dato non dato. Sul totale della popolazione della Basilicata (567.118) corrisponde al 0,04%

Dato dato.  Deceduti 11
Dato non dato. Sul totale della popolazione della Basilicata (567.118) corrisponde allo 0,002%


GLOBO TERRACQUEO
Dato dato. Positivi 786.242
Dato non dato. Sul totale della popolazione momdiale (7,5 miliardi) corrosponde allo 0,014 %

Dato dato. Deceduti 56.767
Dato non dato. Sul totale della poplazione mondiale corrisponde allo 0,00075%


USA
Dato dato. Contagiati 255.506
Dato non dato. Sul totale della popolazione USA (327 milioni)corrisponde allo 0,07%
Dato dato. Deceduti 6786
Dato non dato. Sul totale della popolazione USA (327 milioni) corrisponde allo  0,002%

Salvo errori & omissioni


Carissimo Zorro
secondo te perchè i dati in percentuale sul totale della popolazione non vengona dati?

Hum.....hem........vediamo un po'.......non saprei........dunque.........perchè diav....... dannazione! .........cavoli........ questi mi stanno.......inerogando......come si permettono..........forse...........CI SONO!
Ragazzi, che ci crediate o no, ho sentito come un fioretto infuocato che mi trapassava il cervello da parte a parte.  Perchè non fanno..........SENSAZIONE!

Perfetto! Risposta giusta!

A quanti più fatti.

Ultima Resistenza Umana