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martedì 6 maggio 2014

Discutibili Dogmi...... Indiscussi



5 maggio 2014



Hei ragazzi, vi ricordate la mia sovversivissima tesi di contestazione dell’ indiscusso e indiscutibile dogma "INVESTIMENTI + IMPRESA = LAVORO ?"

(Vedi precedente post dal titolo " Incredibile!! Si è fatto vivo il Sergente Garcia!)
Proprio ieri l’altro, primo di maggio, festa dei lavoratori e del lavoro, mi sono imbattuto per puro caso, in un passaggio riportato dalla ponderosa Enciclopedia Einaudi, alla voce "Lavoro" redatta da Tadeusz Kowalik che vi riporto integralmente di seguito.
La mia sovversivissima tesi di contestazione radicale del Dogma Economico, ancorchè puramente intuitiva trova cosi, mi sembra, una autorevolissima conferma! O no? Voi cosa ne dite? In ogni caso tu pensa quando si dice la casualità degli eventi, concettuali e non, vivaddio!




".............Rispetto al problema della disoccupazione, l’investimento è al tempo stesso una cura per la malattia e la causa di mali ancora più gravi per il futuro..............................Fino a un certo punto gl’investimenti hanno un effetto stimolante sul ciclo economico, in quanto la loro esecuzione assorbe materie prime e attrezzature, nonchè lavoro, aumentando così la domanda e quindi anche i profitti guadagnati........(omissis)...... Dopo di che viene in primo piano l’altra faccia dell’investimento, e precisamente nel momento in cui esso riduce la domanda e accresce l’offerta, provocando riduzioni cumulative dell’occupazione e della produzione.
Ci troviamo qui di fronte a uno dei più vistosi paradossi dell’economia ......(omissis)..... Un’espansione della capacità produttiva, che equivale a un accrescimento della ricchezza sociale, anzichè contribuire a una migliore soddisfazione dei bisogni si rivela essere una sventura, poichè si risolve in una crisi di sovrapproduzione e in una caduta dell’occupazione e del reddito nazionale. E soltanto in seguito alla successiva crisi e depressione, solo dopo che quest’ultima abbia assolto alla sua funzione di depurazione, diventa possibile che nuovi investimenti si traducano in un aumento del grado di utilizzazione delle fabbriche esistenti.
Michal Kalecki, che fece il suo tirocinio come economista sulle opere di......(omissis)......, descrisse una volta questo mondo alla rovescia......(omissis)......servendosi dell’esempio seguente.
Egli si chiese ironicamente che cosa si dovesse fare per aumentare la redditività di una linea ferroviaria sottoutilizzata, e rispose: bisognerebbe costruire, a fianco della prima, una nuova linea ferroviaria. Molti lavoratori troveranno impiego in tale opera; la vecchia ferrovia permetterà loro di recarsi al lavoro, e trasporterà i materiali necessari; i redditi dei lavorarori spesi nelle vicinanze del cantiere di costruzione aumenteranno la domanda; la situazione degli affari in questa zona, in precedenza depressa, migliorerà e la vecchia linea ferroviaria sarà più intensamente utilizzata. E quando, dopo il compleatamento della nuova ferrovia, entrambe le linee daranno basso reddito, si dovrebbe allora costruirre una terza linea o, meglio ancora, una terza e una quarta contemporaneamente. E’ una evidente assurdità: ma secondo Kalecki tale assurdità è insita non nel ragionamento, in quanto esso sia erroneo, bensì nel sistema sociale stesso a cui il ragionamento si applica, e precisamente nel separare, come fa tale sistema il valore della merce dal suo valore d’uso, nel subordinare la produzione al perseguimento del profitto anzichè ai bisogni sociali.................."
(Tadeusz Kowalik, voce "Lavoro" Enciclopedia Einaudi, grassetti miei)




Mi rendo conto che il concetto dianzi esposto dall’impareggiabile buon Kalecki è troppo semplice per essere facilmente recepito da menti terribilmente ingarbugliate come quelle che vanno per la maggiore di questi oscurissimi tempi. Cionondimeno applicandovi ripetutamente e con giocoso sforzo potrete, alla fine, penetrarne il sovversivissimo, semplicissimo senso. Non sarà facile. Ma quando ci arriverete, sempre che ci arriviate, sarà
rivelatorio. Parola di Zorro. Vivaddio!
Come avrete notato ci sono alcuni "omissis" nel testo citato. Seri motivi di indicibilità mi hanno spinto alla cosa. Anche per vivacizzare un tantino la situazione potremmo, carissimi del GRUV, lanciare un concorso a premi tra i lettori. Chi sarà in grado, entro l’anno in corso, di rivelare il contenuto dei tre "omissis" riceverà un magnifico premio in natura. Viceversa, scaduto il termine, riverleremo noi il contenuto dei medesimi in apposito post. Cosa ne dite della bella idea?

 

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