Translate

martedì 29 maggio 2018

ALTO TRADIMENTO O FURBATA LEGHISTA?



In questi giorni e tanto più nei prossimi mesi abbiamo ed avremo modo di mettere alla prova la “teoria” che abbiamo tentato di delineare nelle quattro puntate della serie “Le vere ragioni”.

La situazione viene giustamente definita come la più grave crisi  politico-istituzionale nella storia della Repubblica.
Le letture coprono uno spettro molto ampio che va da quella dell’ alto tradimento presidenziale a quella della furbata leghista.

Alto tradimento presidenziale.
A fronte della costituzione di un Governo del Cambiamento espressione di un vasto, antico e giustificato malcontento sociale, legittimamente espresso attraverso regolari e democratiche consultazioni elettorali, il Presidente della Repubblica interpretando gli interessi dei Poteri Forti in campo economico e finanziario pone il veto sulla nomina del Ministro dell’Economia ad essi Poteri non gradito. E il governo salta.
E’ attendibile questa lettura? A nostro parere lo è.

Furbata leghista.
Il leader leghista, consapevole del fatto che oggi come oggi governare significa assumersi l’ingrato compito di tentare di dirimere inestricabili garbugli socio-economici e consapevole altresì del fatto che le promesse fatte in campagna elettorale sono in larga misura irrealizzabili, si impunta sulla nomina del ministro dell’economia per -scientemente- far saltare tutto allo scopo di non governare da una parte  e di cavalcare ulteriormente il malcontento popolare a scopo elettorale dall’altra.
E’ attendibile questa lettura? A nostro parerre lo è. O comunque potrebbe esserlo.

E allora?

E’ possibile capirci qualcosa in una situazione -questa come tante altre- nella quale tutto e il contrario di tutto è in qualche modo attendibile e tutti, qualsiasi cosa dicano, sembrano avere contemporaneamente torto e ragione?

Siamo del parere che restando a questo livello di lettura sia impossibile capirci qualcosa. In altre parole avere una chiave interpretativa capace di mettere in evidenza la vera natura della questione.

E qui proponiamo l’altro livello di lettura. Quello appunto che ci siamo sforzati di mettere a fuoco nella serie “Le Vere Ragioni” (vedi).
In sintesi e nel caso specifico.
Un Sistema Economico Mondiale in preda alla schizofrenia terminale (globalizzazione da una parte, protezionismi sfrenati dall’altra e sovranismi populisti dall’altra ancora) che si è ridotto tale perchè

CONDANNATO A CRESCERE
nello stesso momento in cui
NON PUO’ PIU’ CRESCERE

vuoi perchè i mercati sono più che saturi di tutto e vuoi perchè tutti gli espedienti per drogare la crescita sono stati abbondantemente consumati compresa la gigantesca dilatazione non ulteriormente dilatabile del DEBITO pubblico e privato,

è in buona sostanza una trappola perfetta dal punto di vista sistemico-strutturale nella quale ci siamo cacciati con le “nostre” mani e dalla quale non è possibile uscire.

Questa chiave di lettura spiega molte cose apparentemente inspiegabili. Compresa la odierna e più grave crisi politico-istituzionale nella storia della Repubblica Italiana.

La soluzione, che non sfuggirebbe ad un bimbo di terza elementare: riportare l’attività economica nel più grande alveo della Vita Umana sul Pianeta finalizzandola non alla Crescita per remunerare Privati Capitali Investiti, bensì alla realizzazione di un autentico Essere Bene individuale e collettivo che la Società nel suo complesso dovrà definire attraverso una elaborazione progettuale individuale e collettiva. Semplicissimo ancorchè letteralmente sconvolgente. Ma solo nei confronti di QUESTO stato delle cose. Nel quale la vita degli uomini deve essere schiava dell’”economia”.  Economia tra virgolette.

COME realizzare in pratica questo semplicissimo passaggio concettuale è l’arduo compito che ci attende nel futuro. Se vogliamo averne uno.



P:S.
Abbiamo riunito le quattro puntate di “Le vere ragioni” in un unico post per facilitarne la lettura e per..... guadagnare spazio.


pensieridizorro@gmail.com







Nessun commento:

Posta un commento