Hei ragazzi, non so se avete notato che da qualche tempo il vostro romantico eroe tace . Il fatto è che sono stato impegnatissimo in una serie di "peregrinazioni" in lungo ed in largo, rigorosamente a piedi, per la nostra amata cittadina. Scopo: documentarmi di persona e visivamente sullo stato di "avanzamento" della "conurbazione" locale. Per quella infra-regionale, o dei laghi, siamo in trepidante attesa dei piani strategici targati Zanotti/Partito Democratico. Ma non divaghiamo vivaddio! Sarò passato almeno una cinquantina di volte sul ponte che scavalca il S.Bernardino vicino al lago. E tutte le volte sono stato preso da una strana senzsazione. Come di un leggero crampo allo stomaco. Stupore? Incredulità? Ammirazione? Indigestione? O altro? Sta di fatto che dopo qualche minuto di attonita contemplazione, ritornando in me stesso, mi sono ritrovato con la mascella inferiore a penzoloni. Insomma, per farla breve, con la bocca aperta. Potete aiutarmi a capire la causa di questa strana reazione psico-somatica? Ringraziandovi anticipatamente per l’aiuto che non mancherete certamente di darmi vi saluto cordialissimamente
Zorro.
Carissimo Zorro,
infiniti ringraziamenti per la preziosa e fattiva collaborazione. Senza di te saremmo letteralmente "persi". Ma veniamo a noi.
Non sappiamo se nel frattempo è stato trovato un nome più poetico per l’imponente complesso archi-scultoreo che sta sorgendo all’estuario del torrente S.Bernardino. Come te siamo dei tagliati fuori nel senso più completo del termine e a tutti gli effetti. Pertanto, almeno per il momento, continueremo ad adoperare il prosaico acronimo di CEM. Centro Eventi Multifunzionale. La cosa certa è che l’opera, pressochè ultimata almeno per la parte esterna, può oggi essere ammirata in tutta la sua im-ponenza.
La visione che si para oggi davanti ai nostri attoniti occhi conferma punto per punto, a nostro modesto parere, l’analisi che facemmo nel precedente post pubblicato venerdi 12 dicembre 2014 (vedi)
Im-ponenza fa rima con sup-ponenza. che, prese insieme, quasi sempre configurano una situazione di im-potenza. Come vorremmo sbagliarci! Sulla im-ponenza e sulla sup-ponenza non ci sono dubbi. Basta guardare. Sulla im-potenza staremo a vedere. Prontissimi, se del caso, a ritrattare. Quello che è certo è che per trasformare una brutta edilizia in una strabiliante archi-scultura il grande Arroyo ha escogitato un improbabile sistema di rivestimento ligneo-titanico che presenta almeno tre caratteristiche, a nostro modesto parere, discutibili.
1.
Rivestire una brutta edilizia in cemento armato per farla sembrare un piccolo agglomerato di enormi ciottoli di torrente è opera, a nostro modesto -forse antiquato- parere, anti-architettonica da una parte e pseudo-scultorea dall’altra. Finendo per essere nè scultura nè, tantomeno, architettura. Che la si contempli dall’esterno o che la si fruisca standoci dentro non ci si potrà mai sottrarre, sempre a nostro modesto parere, alla sgradevole sensazione di "falso-ibrido" che essa inevitabilmente comunica.
2.
Lo spazio interno fruibile, ad un primo esame puramente visivo, rappresenta circa la metà, o poco più, del volume complessivo dell’opera. Una quntità enorme di spazio sprecato se considerate le dimensioni esterne attuali. O, viceversa, la dimensione esterna avrebbe potuto essere decisamente meno impattante, più piccola, con una vera architettura nella quale non ci fosse stato bisogno di un rivestimento esterno per farla sembrare quello che non è. Ma come è noto l’esteriorità spettacolare è diventata, in questi tempi di profonda involuzione riguardo ai contenuti, un obbligo. E ad essa tutto può e deve essere sacrificato.
3.
Chi, come noi, ha seguito da vicino le fasi della lavorazione può rendersi conto della quantità enorme di materiali e lavoro umano che sono stati necessari alla realizzazione del rivestimento esterno. Costi assoluti e relativi spaventosi. Per apparire più che per essere. E’ corretto? Ne vale la pena? E ancora, sono stati previsti gli enormi costi di manutenzione per la conservazione nel tempo di una opera lignea (abete a quanto ci è dato vedere) di tale -imponente- fragilità?
Nella gremitissima assemblea cittadina di febbraio tenutasi a Villa Giulia sotto l’intelligente e benaugurante slogan "CEM: da problema a risorsa" gli attuali Amministratori ci hanno assicurato che faranno di tutto e di più per trasformare un enorme gruppo di ciottoli -al piede- , frutto delle due passate Amministrazioni (Zanotti prima e Zacchera poi), in un prestigioso centro di iniziative culturali a largo spettro. CEM....c’è. Che ci piaccia o no. E allora tanto vale darsi da fare per farlo.....essere. Volontà più che apprezzabile. Quello che non ci torna è stata l’assenza del benchè minimo accenno di critica, non tanto al CEM che ormai c’è, ma al discutibilissimo metodo seguito per arrivarci. E non tanto, si badi bene, per rinvangare inutilmente un triste passato, ma per evitare che simili operazioni possano mai ripetersi in futuro.
E qui almeno altre due considerazioni, a nostro parere, si impongono.
1.
Prima che i cinema di Verbania chiudessero definitivamente i battenti anche grazie all’assurda politica delle "multisala", disponevamo di ben tre spazi utilizzabili per fare teatro.
Il cinema VIP ex Impero a Intra
. Sala di considerevole capienza ma irrimediabilmente lunga e stretta. Questa sua caratteristica spaziale se poteva andare bene per proiezioni cinematografiche la rendeva abbastanza poco adatta a rappresentazioni teatrali. Che, purtuttavia, si sono susseguite per decenni.
Quale l’utilizzo previsto per il VIP ex Impero? Appartamenti?
Il cinema Sociale accanto al VIP.
Sala di considerevole capienza. A differenza della precedente larga e corta, con pubblico disposto su "cavea" ad arco di cerchio ed in forte pendenza. Le tre cose insieme avrebbero consentito una ottima fruizione di eventuali spettacoli teatrali, sia sotto il profilo visivo che sotto quello acustico. Il tutto è stato trasformato in negozi (ex biglietteria-ingresso) ed in appartamenti (sala vera e propria). Perchè?
Il cinema Sociale di Pallanza.
Sala un poco più piccola delle precedenti trasformata poi in doppia sala, avrebbe consentito e consentirebbe, magari con qualche opportuna modifica, una ottimale utilizzazione sia per spettacoli teatrali, sia quale polo per eventi culturali di vario tipo e natura. Insomma un piccolo CEM commisurato alle effettive esigenze di Verbania e del circondario, a impatto visivo zero e a costi praticamente irrisori. Che siano state proprio queste caratteristiche a far scattare nella sfera "politica" il riflesso del rifiuto? Nonostante e contro petizioni popolari favorevoli? Che fine è prevista per il Sociale di Pallanza? Appartamenti?
2.
Teatro e cultura sono una, non buona, ma ottima cosa. Ma dovremmo renderci conto che gli edifici che li ospitano son cose relativamente poco importanti: E che non ci dovrebbe essere bisogno di costruirne di nuovi ed im-ponenti soprattutto nel caso in cui essi esistono già. Estremamente funzionali, come nel nostro caso. Per fare buon teatro è necessario niente di più e niente di meno che....buon teatro. L’imponenza dell’edificio che lo ospita non può che essere disturbante rispetto a ciò che sul palcoscenico avviene. E se il palcoscenico non si vede nemmeno tanto meglio per il buon teatro. Dimostrazione: la trentennale ottima rassegna teatrale "Lampi sul loggione" ospitata dall’adattissimo e modesto spazio del Centro Incontro di S.Anna.
E lo stesso identico discorso vale per gli eventi culturali in senso più ampio. E’ questione, prima di ogni altra cosa, di CONTENUTI.
Insomma, per concludere degnamente, carissimo Zorro, i tuoi crampi allo stomaco ci sembrano più che motivati. Comunque siamo del parere che, anche se sei uomo d’azione, un po’ di dieta, forse, male non ti farebbe.
Sarebbe interessante sapere che cosa ne pensano in proposito i nostri affezionati ed attenti lettori. Non tanto sulla opportunità della tua dieta quanto sul fatto che "CEM........c’è"!
Che ne dici?
In ogni caso cordialissimi saluti, sentitissimi ringraziamenti ed augurissimi di buone, fruttuose, ulteriori peregrinazioni. Tienici informati.
Per comunicare con noi l'indirizzo è
Caro Zorro,
RispondiEliminati ho inviato un commento attraverso la casella postale di un amico.
Ti sarei grato se ricevessi una tua conferma.
Grazie
Hasta la vista
Sergente Garcia
Carissimo Sergente la tua missiva è arrivata a destinazione! come sempre interessante,risponderemo per le rime,Hasta Siempre
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