Cavoli......ieri sera, per puro caso, ho scoperto che fin da prima di Natale (22 dicembre 2019) il Sergente Garcia ha battuto un colpo! Mi sono precipitato a chiamare il Comitato di Redazione del GRUV chiedendo spiegazioni. Una delle segretarie mi fa: “attenda un attimo che contolliamo”. Fastidiosa musichetta.......... “E’ vero! Probabilmente la mail ci è sfuggita. Sa con tutto il lavoro che abbiamo............” Tiro qulche moccolo e butto giù la cornetta.
Carissimo “nemico”, al GRUV evidentemente sono troppo affaccendati. Mi scuso per loro e cerco di rimediare immediatamente. E personalmente.
Caro Zorro,
dopo l'intensa attività degli anni scorsi ho registrato un certo rallentamento nella tua produzione, certamente non dovuto alla diminuzione dei problemi né tanto meno alla loro dimensione. Mi illudevo che con il passare degli anni ti saresti calmato, ma la tua indole battagliera è viva più che mai, soprattutto quando i deboli hanno bisogno di protezione ed aiuto. Con questa illusione io mi sono "seduto" si fa per dire, perché ho distrutto la mia poltrona preferita che ho dovuto cambiarla con una rinforzata in quanto come sai, sono un uomo di "un certo peso". Oggi non sarei più in grado di correrti dietro e allora mi limito a inseguirti con le parole, visto che nella tua ultima riflessione del 21 novembre scorso ti sei chiesto dove ero finito.
Cerco di dire la mia sulla sanità, di cui conosco un po' la problematica perché per gli altri temi da te trattati non ho la competenza necessaria. Parliamo quindi della Sanità del VCO.
Ho letto il comunicato stampa del neonato Comitato Provinciale da te citato
ma, aldilà delle dichiarazioni dei diritti alla salute e delle critiche alla "Giunta
Chiamparino" non trovo una proposta concreta. Mi sembra un libro dei sogni
slegato dalla realtà. Non bastano le sale operatorie nuove per fare un
ospedale, o anche auspicare che venga ripristinato il Pronto soccorso di Omegna
e anche il Reparto di Traumatologia.
Bisogna dire quali specialità si vogliono prevedere in ogni ospedale, perché per esempio il DEA ipotizzato, non può che essere di I livello e oltre a garantire le funzioni di Pronto Soccorso, deve garantire le funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione, come pure deve assicurare interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia), Emodinamica. Deve inoltre garantire le prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali. Quindi se si vuole un DEA di livello minimo per ogni ospedale, queste le specialità sono obbligatorie. E per ora mi fermo qui.
Bisogna dire quali specialità si vogliono prevedere in ogni ospedale, perché per esempio il DEA ipotizzato, non può che essere di I livello e oltre a garantire le funzioni di Pronto Soccorso, deve garantire le funzioni di osservazione e breve degenza, di rianimazione, come pure deve assicurare interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, cardiologia con UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologia), Emodinamica. Deve inoltre garantire le prestazioni di laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche, di diagnostica per immagini, e trasfusionali. Quindi se si vuole un DEA di livello minimo per ogni ospedale, queste le specialità sono obbligatorie. E per ora mi fermo qui.
Domande:
Ha senso avere due DEA distanti fra loro 40 Km circa?
Il bacino di utenza giustifica una scelta del genere?
La proposta è in accordo con le disposizioni di legge in termini di numero
di casi trattati?
La proposta è finanziariamente sostenibile?
E' questa una soluzione ottimale
per le esigenze di salute del cittadino?
Prova a rispondere.
Un caro saluto e tanti auguri per le prossime festività dal tuo sempre "nemico" Manuel Garcia
Cavoli..... vedo che sei ferratissimo in campo sanitario! Alle tue domande molto specifiche e tecniche non so se riesco a rispondere. Mi sembra di capire che tu, tra le righe dici: “concentrare” le prestazioni sanitarie non è sempre un male perchè può servire a renderle più efficaci e contemporaneamente meno costose”. Io sono abbastanza d’accordo sul concetto. Ma, concetto a parte, a te sembra che siano queste le vere ragioni del coro “Ospedale Unico!”. O non è che, per caso, dietro al valido concetto, si nasconde altro? Di “politichese”. Tanto per cambiare. In questo caso non avrebbero del tutto torto quelli del Comitato che vuole difendere le cose come stanno. Mi sembra.
In tutti i casi penso che i professorini del GRUV centrino abbastanza la questione di base quando dicono che la Sanità dovrebbe essere contemporaneamente accentrata per le “Acuzie” e molto, molto decentrata per il Pronto Soccorso, la Prima Assistenza e la Prevenzione Primaria. Cosa che può essere fatta solo con una rete capillare e diffusa di Vere Case della Salute. Ho detto e sottolineo Vere. “Medicina Territoriale” è diventato uno slogan per sciaquarsi la bocca. Tanto per cambiare. La guerra tra poveri su dove mettere gli ospedali, in questo caso, non avrebbe più ragione di essere. O no? Ma allora dovremmo tutti quanti metterci a studiare un progetto di Vera Medicina Territoriale basata su una vasta rete capillare e difusa di Vere Case della Salute! Cosa sono? Che compiti devono svolgere? Come devono funzionare? Come devono essere distribuite? Salute vuol dire, prima che curare malattie, NON ammalarsi. O no? Potremmo provare a partire da qui? Che ne dici?
Visto che sei ferratissimo in campo sanitario ne approfitto per chiederti un parere. Ma su questo cavolo di Coronavirus dobbiamo preoccuparci si o no? Se è poco più di una normale influenza allora perchè tanto can can? E poi. Da dove viene? Pipistrelli? O Laboratorio di “Biosicurezza” e “patogeni speciali” situato, guardacaso, proprio a Wuhan?
Non è che magari c’entrino anche le condizioni di vita non troppo salubri nelle quali viviamo oggi come oggi? Ieri sera sono andato a rileggermi un impressionante capitolo dell’impressionante libro “Armi, acciaio e malattie” di Jared Diamond. Sostiene che tutte le tremende epidemie e pandemie infettive che si sono abbatturte sull’umanità da qualche millennio in qua, ben utilizzate tra l’altro dai “bianchi” per distruggere popoli e culture in giro per il mondo, sono dovute principalmente agli stretti contatti animali allevati-uomo, al sovraffollamento urbano, e alle condizioni di vita poco igeniche che queste due cose hanno determinato. Un bel regalo della cosiddetta “Civiltà”. Non lo dico io ma lui. E se lo dice lui che è un famoso scienziato USA...............
Puoi aiutarmi a capirci qualcosa?
Attento al sovrappeso!
Con scuse rinnovate sempre tuo irriducibile “nemico”
Zorro
Cavoli..... vedo che sei ferratissimo in campo sanitario! Alle tue domande molto specifiche e tecniche non so se riesco a rispondere. Mi sembra di capire che tu, tra le righe dici: “concentrare” le prestazioni sanitarie non è sempre un male perchè può servire a renderle più efficaci e contemporaneamente meno costose”. Io sono abbastanza d’accordo sul concetto. Ma, concetto a parte, a te sembra che siano queste le vere ragioni del coro “Ospedale Unico!”. O non è che, per caso, dietro al valido concetto, si nasconde altro? Di “politichese”. Tanto per cambiare. In questo caso non avrebbero del tutto torto quelli del Comitato che vuole difendere le cose come stanno. Mi sembra.
In tutti i casi penso che i professorini del GRUV centrino abbastanza la questione di base quando dicono che la Sanità dovrebbe essere contemporaneamente accentrata per le “Acuzie” e molto, molto decentrata per il Pronto Soccorso, la Prima Assistenza e la Prevenzione Primaria. Cosa che può essere fatta solo con una rete capillare e diffusa di Vere Case della Salute. Ho detto e sottolineo Vere. “Medicina Territoriale” è diventato uno slogan per sciaquarsi la bocca. Tanto per cambiare. La guerra tra poveri su dove mettere gli ospedali, in questo caso, non avrebbe più ragione di essere. O no? Ma allora dovremmo tutti quanti metterci a studiare un progetto di Vera Medicina Territoriale basata su una vasta rete capillare e difusa di Vere Case della Salute! Cosa sono? Che compiti devono svolgere? Come devono funzionare? Come devono essere distribuite? Salute vuol dire, prima che curare malattie, NON ammalarsi. O no? Potremmo provare a partire da qui? Che ne dici?
Visto che sei ferratissimo in campo sanitario ne approfitto per chiederti un parere. Ma su questo cavolo di Coronavirus dobbiamo preoccuparci si o no? Se è poco più di una normale influenza allora perchè tanto can can? E poi. Da dove viene? Pipistrelli? O Laboratorio di “Biosicurezza” e “patogeni speciali” situato, guardacaso, proprio a Wuhan?
Non è che magari c’entrino anche le condizioni di vita non troppo salubri nelle quali viviamo oggi come oggi? Ieri sera sono andato a rileggermi un impressionante capitolo dell’impressionante libro “Armi, acciaio e malattie” di Jared Diamond. Sostiene che tutte le tremende epidemie e pandemie infettive che si sono abbatturte sull’umanità da qualche millennio in qua, ben utilizzate tra l’altro dai “bianchi” per distruggere popoli e culture in giro per il mondo, sono dovute principalmente agli stretti contatti animali allevati-uomo, al sovraffollamento urbano, e alle condizioni di vita poco igeniche che queste due cose hanno determinato. Un bel regalo della cosiddetta “Civiltà”. Non lo dico io ma lui. E se lo dice lui che è un famoso scienziato USA...............
Puoi aiutarmi a capirci qualcosa?
Attento al sovrappeso!
Con scuse rinnovate sempre tuo irriducibile “nemico”
Zorro
Carissimo Zorro,
RispondiEliminase tu ne hai la possibilità, parla con qualche operatore sanitario, non solo medici, ma anche infermieri e operatori del 118 e troveresti facilmente alcune risposte alle tue domande.
In questa caotica situazione di continua emergenza se avessimo una sola struttura ospedaliera dove le forze disponibili fossero lì concentrate forse si darebbe più efficienza al sistema e più efficacia all'azione.
Tenuto conto poi che dai nostri DEA i pazienti debbono oggi essere trasferiti ad Alessandria, puoi immaginare quale movimento di ambulanze ciò provoca.
Se consideri infine che dopo anni di tagli a causa di un debito pubblico mostruoso, di soldi non ce ne sono più per consentire la vita di due ospedali identici solo per un capriccio territoriale, nolenti e volenti possiamo solo sperare di averne uno efficiente, visto che il Ministero aveva dato via libera al progetto di Ornavasso.
Ma scusa, dove lo costruiresti questo ospedale?
A proposito di sanità territoriale della quale molti parlano a sproposito, ti inviterei a leggerti attentamente la legge "Balduzzi" del 2012 e ti renderai conto che i "voli pindarici" di qualche pseudo politico non hanno alcun legame né con le necessità, né con la realtà di questo territorio.
Non sono in grado di rispondere alla tua ultima domanda, confesso di non avere né competenza, né conoscenza sufficiente per esprimere un giudizio ragionato. Mi spiace.
Il tuo sempre "nemico" Garcia.