Periodico on line di riflessione critica sullo stato delle cose in QUESTO mondo e conseguenti proposte dell'ALTRO mondo. (a cura del G.R.U.V. - Gruppo Resistenza Umana Verbania)
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lunedì 10 ottobre 2016
COMMENTO a KIRGHISIA
Gentili "Pensieri di Zorro",
il vostro ultimo post sul bel libretto di Silvano Agosti (che ho letto integralmente) mi fa' venir voglia di mandarvi questo breve commento: sicuramente il paese descritto da Agosti è molto alettante e desiderabile, uno dei pochi posti al mondo dove gli esseri umani e la natura nel suo insieme sono considerati beni preziosi, non commerciabili e degni del massimo rispetto e, siccome tutti vorremmo essere trattati cosi' vien da chiedersi come mai "tutti" non realizziamo un mondo simile?
Voi dite cosa ce lo impedisce, chi...?
Ebbene non ho una risposta precisa, però mi viene in mente che forse prima dovremmo chiederci qualcosa su un certo "scheletro nell'armadio" nel quale potremmo trovare qualche notizia interessante.
Cosa voglio dire ? Semplicemente che il mondo descritto da Agosti e tanto desiderato da molti (non credo tutti) di noi, assomiglia parecchio all'idea di "Comunismo"su cui i grandi pensatori dell'800/900 hanno scritto volumi e volumi di analisi, ipotesi e teorie tentando di indicare la strada per un mondo radicalmente diverso da quello da loro conosciuto.
Il bello è che queste teorie hanno trovato poi concretezza in una serie di rivoluzioni in nome proprio del "Comunismo" in vari luoghi del mondo. Quindi direi che non e' proprio vero che il tentativo di "cambiare radicalmente il mondo" sia sempre stato impedito, il tentativo è stato fatto su grande scala e con milioni di persone coinvolte...il problema e' che è.... fallito ! E sappiamo bene cosa sono rapidamente diventati certe nazioni del mondo che si dicevano (e si dicono) "comuniste".
Forse se ci interrogassimo sulle ragioni di quel fallimento troveremo qualche risposta alla vostra domanda :"cosa impedisce...?"
La questione, lo so', non è per nulla semplice e forse coinvolge la intricata faccenda della cosiddetta "natura umana" per cui, appunto, cioò che è sommamente desiderabile razionalmente fallisce miseramente (e dolorosamente) di fronte all'incomprensibile, ma potentissimo,irrazionale.
In omaggio al vostro blog mi firmerò "Bernardo" scaltro e fedele braccio destro del romantico eroe Zorro. Un caro saluto vostro, Bernardo.
Carissimo Bernardo,
anch’io sono un affezionato lettore de ”I pensieri di Zorro”. Trovo che questo blog sia una delle cose più interessanti apparse in questi ultimi anni dalle nostre parti. Come te ho comperato subito il bel libretto di Agosti e l’ho letto più di una volta. Dopo il tuo commento sono andato a rileggermelo ancor più attentamente. Mi son detto sta a vedere che mi è sfuggito qualcosa. Ma della plumbea atmosfera tipica del cosiddetto comunismo io nel paese descritto da Silvano non ci ho trovato proprio niente di niente. Mi sembra un paese dove regnano serenità, gioia di vivere, colore, piacere di stare al mondo e tanto buonsenso. Esiste veramente? Non penso. Ma l’importante è essere riusciti a immaginarlo. Mi pare. E di questo dobbiamo ringraziare Agosti.
La storia del comunismo mi sembra la storia di una bella idea finita malissimo nella pratica. Perchè di questa brutta fine non saprei dire, ma penso che sarebbe bene studiarci sopra. A Kirghisia invece sono partiti dalla pratica quotidiana inventando tante buone soluzioni molto concrete. E non da una idea o ideale o ideologia. Ma forse queste tre parole hanno significati diversi. Una idea può degenerare nella realizzazione pratica Ma una buona pratica quotidiana un po’ meno. Mi sembra. Non trovi? Insomma io penso che applicare anche da noi le soluzioni inventate a Kirghisia sarebbe una ottima cosa che non comporterebbe pericoli ma solo miglioramenti. Se qualcosa ci impedisce di realizzare quelle buone soluzioni non credo che si tratti di paura del comunismo ma di ben altro. E cioè dei potenti interessi di chi non vuole che qualcosa cambi davvero in meglio. Cosa ne dici?
orso bruno
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Ecco il mio commento a quello che avete scritto
RispondiEliminaIo nutro una grande fiducia negli esseri umani, anche se sono stati massacrati dall'esperienza scolastica, anche se sono massacrati dall'idea assolutamente ingiusta e perfino un po' criminale di tutti gli stati che hanno diffuso il motto "se non lavori non mangi''. In realtà da sempre gli Stati e i Governi dovrebbero provvedere affinché i loro popoli ricevano casa e cibo gratuiti, in modo da non essere ricatta
ti e perseguitati tutta la vita dall'insicurezza esistenziale.
Pensa che dare una casa e il cibo gratuito a sette miliardi di esseri costerebbe il 10 per cento delle spese militai nel mondo.
Trovo comunque assai equilibrati i due interventi e volentieri commento.
Silvano Agosti